| Il 17 ottobre scorso, l'Islanda ha autorizzato le proprie baleniere a riaprire la caccia per fini commerciali. Una quarantina di cetacei, appartenenti a specie in grave declino, saranno catturate dai cacciatori islandesi entro agosto 2007. Di fatto l'Islanda è divenuta la seconda nazione, dopo la Norvegia, a tradire la moratoria mondiale sull'abbattimento di balene a scopi commerciali, in vigore dal 1986. L'isola del nord Europa non ha neanche accampato la pietosa balla dei giapponesi sulle finalità scientifiche della caccia ai cetacei. Per far vedere che fanno sul serio, i cacciatori hanno ucciso la prima balenottera pochi giorni fa e alcune televisioni hanno ripreso l'agonia dell'animale durante la macellazione a bordo. La novità è che, dopo la formale protesta della Commissione Europea, consegnata a Reykjavik dall'ambasciatore di Svezia, dopo la convocazione dell'ambasciatore d'Islanda da parte del governo inglese, ben 24 governi, sparsi in tutto il mondo, hanno fatto pervenire nella capitale islandese un documento congiunto in cui si sottolinea l'estremo disappunto, termine eufemisticamente diplomatico, per questa riapertura della caccia commerciale ad animali protetti da una moratoria internazionale. Faccio la traduzione del diplomatichese: le 24 nazioni hanno fatto capire all'Islanda di essere fortemente incazzate per la mancanza di rispetto degli accordi presi. E' stato lo stesso ambasciatore britannico a consegnare al governo islandese il documento e voci ben informate dicono che non sia stato proprio un colloquio di squisita gentilezza. Dal canto suo il governo d'Islanda ha tentato una patetica difesa, tramite il ministro degli Esteri Gretar Mar Sigurdsson, sostenendo che il piccolo numero di esemplari cacciati testimonia del rispetto che ha il piccolo paese nordico nei confronti di chi protesta e che, alla fine della fiera, la sua nazione ha il diritto di fare i c...avoli suoi. Il contenzioso è più che aperto e credo utile citare i 24 paesi schierati dalla parte delle balene, fra i quali c'è anche il nostro. Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Cile, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Messico, Monaco, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Sud Africa, Slovacchia, Spagna, Svezia, USA.
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